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23 apr 2010

SETTIMANA MAGLIANESE ATTO III

Con piacere divulgo il manifesto ed il sito della Settimana Maglianese che quest'anno si rinnova per la terza volta.

( Clicca per ingrandire )

Visita il sito:http://settimanamaglianese.blogspot.com/


22 apr 2010

IL GIORNO DELLA TERRA COMPIE 40 ANNI

’Ascolta la Terra’. Il megafono ideale dell’Earth Day prende vita sul sito ufficiale della campagna www.earthday.org e chiama all’appello i cittadini del pianeta quarant’anni dopo la prima Giornata della Terra.

Il 22 aprile del 1970 venti milioni di americani risposero all’invito del senatore democratico del Wisconsin Gaylord Nelson e aderirono alla prima storica manifestazione in difesa del pianeta, della sua atmosfera e del suo ‘verde’. Denis Hayes, primo coordinatore dell’evento, organizzò con uno staff di giovani ambientalisti comizi coast-to-coast e coinvolse migliaia di studenti di college e università in proteste contro l’inquinamento e iniziative a tutela dell’ambiente.


L’edizione di quest’anno, hanno assicurato gli organizzatori, sarà senza precedenti sia per numero di eventi, sia per numero di ‘adepti’ (sono attese oltre un miliardo di adesioni). Una mobilitazione internazionale che attraverserà 190 Paesi con migliaia di iniziative previste nelle maggiori città: da Washington a Kabul, da Banjul a San Paolo del Brasile passando per Città del Capo, Singapore, Pechino, Taipei e tutte le capitali europee Roma compresa.


“L’anno in cui si celebra il 40esimo anniversario dell’Earth Day dobbiamo muoverci su tutti i fronti”, rilancia da YouTube in un video-messaggio cliccatissimo l’ex vicepresidente statunitense Al Gore, vincitore di un Nobel proprio per le sue battaglie ambientaliste. “Dobbiamo costruire il nostro impegno come singoli e come famiglie”, sottolinea Gore, “e sfruttare il momento storico che sta affrontando la nostra nazione per fare la differenza e cambiare le leggi” con l’obiettivo di “creare un mondo migliore per noi, per i nostri figli e i nostri nipoti”.


Da qui l’invito a firmare una petizione on line (anche sul sito italiano della campagna, www.giornatamondialedellaterra.it ) per sollecitare il Congresso degli Stati Uniti a redigere e approvare un disegno di legge sul clima per il contenimento delle emissioni di gas serra e farsi promotore, nel mondo, di una legislazione globale sul clima. “È indispensabile”, si legge sul sito ufficiale della campagna, che ai legislatori statunitensi arrivi “il messaggio che gli Stati Uniti hanno bisogno di lavorare con la comunità mondiale su questo importante tema”.


Il video di Gore, ‘Volunteers for Climate Change’, ha lanciato un concorso aperto a tutti ‘i cittadini del mondò per girare un video su un’organizzazione no profit impegnata contro il surriscaldamento del pianeta; i migliori tre ‘gireranno’ su YouTube giovedì.


L’appello per l’Earth Day 2010 chiama a una “rivoluzione dell’energia pulita” e alla necessità di chiedere un intervento ‘urgente e immediato’ ai propri leader politici sulla questione climatica, “la più grande sfida del nostro tempo – si legge ancora sul sito – ma anche un’occasione senza precedenti per costruire un futuro sano, florido e sostenibile”. Per questo, la Giornata della Terra 2010 “può essere un punto di svolta per far progredire la politica sul clima” e per “creare un’economia globale verde”.


Il contatore ha già superato le 31 milioni 460mila di azioni ‘verdi’: c’è chi decide di prendere l’autobus invece della macchina, chi pianta un albero, chi monta un pannello solare sul tetto di casa, chi ricicla i rifiuti, chi pulisce le strade del proprio quartiere, chi si impegna a consumare meno acqua ed elettricità nella vita di tutti i giorni.


Buona giornata della Terra....buona giornata Terra !

20 apr 2010

DA NON CREDERE

DAL BLOG: http://sabinaterritorioambienteesalute.blogspot.com/


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MA DOVE GIOCANO I NOSTRI FIGLI? ( Vi ricordate? )















Sulla scia del post eseguito da Magliano democratica mi faceva piacere ripubblicare un post di circa tre anni fa' che faceva un po' il punto sui nostri giardini pubblici,area di svago e divertimento,dei nostri piccoli.
Senza che cio' assuma, come spesso accade una matrice "politica", spero che si possano trovare soluzioni,sia sul restayling dei suddetti giardini, ma soprattutto, sul "controlli" di quelle persone che vandalicamente riducono a zero l'impegno di qualunque amministrazione.Ve lo ripropongo con piacere:



Passeggiando domenica mattina ai giardinetti pubblici di Magliano( dove passo in genere molto tempo con mia figlia ) non ho resistito alla tentazione di fare qualche scatto che possa far riflettere chi di dovere sulla situazione dei medesimi che , come in una "mutazione genetica" , si presentano "assortiti" di simboli di degrado e soprattutto di "pericolo" per i piccoli maglianesi che li frequentano.Sostegni dei cestini ( privi ormai di essi ) che propongono ganci pericolosissimi che spesso i bimbi correndo sfiorano ; " Tubi a cielo aperto" che insidiosi fanno inciampare le frenetiche rincorse delle " acchiapparelle "; " Scatole di fili elettrici aperte e provvisoriamente chiuse con nastro isolante che penzola" invitanti per la curiosita' di molti piccoli ; " Giochi ormai distrutti anche essi pericolosi " ; " appuntiti arbusti che si affacciano dal laghetto centrale " ; " tubi dell'acqua perennemente in perdita ( almeno li' l'acqua esce !!! ) vicino alla fontanella che creano " pozzanghere" scivolose ; "scalette per il piano superiore ( dove c'e' il quadratino di Basket per capirsi" vetuste e rampa per handicap pericolosa e non usufruibile perche' anticipa barriere architettoniche notevoli." altalene per fantasmi" inesistenti da moltissimo tempo ; Infine crepe sul muro che si affaccia sul panorama e lampioni rotti con vetri adiacenti misti alla ghiaia.
Be' , senza che assuma un connotato polemico...i nostri figli meritano questo?
Come sempre un po' di scatti che "provino" la visione da noi citata dell'attuale giardino pubblico di Magliano Sabina.









Gli OGM fanno male all’ambiente




La prima, grande sperimentazione compiuta sulle coltivazioni transgeniche parla chiaro: l’impatto sulla biodiversità è negativo.


I risultati delle coltivazioni sperimentali di ogm (organismi geneticamente modificati) sono sorprendentemente chiari. In due dei tre casi studiati (mais, barbabietola da zucchero e colza a semina primaverile) gli erbicidi adatti alle colture ogm hanno danneggiato gli animali e le piante selvatiche dell’ambiente circostante. Un effetto che non dovrebbe stupire: tra le altre cose, uno degli obiettivi di queste biotecnologie è consentire l’impiego di erbicidi e pesticidi più efficaci per tenere a freno le piante infestanti e i parassiti senza danneggiare la coltura. Meno erbacce vuol dire meno insetti, e quindi meno uccelli, come gli zigoli o le allodole.
Ma i fautori degli ogm sostenevano che le cose sarebbero andate diversamente: le nuove colture avrebbero permesso di usare erbicidi più efficaci e mirati invece dell’attuale cocktail chimico, e quindi gli agenti impiegati sarebbero stati meno nocivi per la natura. Ora però questa teoria è stata confutata.
Nel caso della barbabietola e della colza, la coltivazione di varietà modificate ha ridotto la biodiversità dell’ambiente circostante. Nel terzo caso, quello del mais, la biodiversità è aumentata, ma l’effetto potrebbe dipendere dal fatto che il mais convenzionale è stato trattato con un erbicida molto potente il cui uso sta per essere proibito, dopo altri paesi, anche in Gran Bretagna.


Tre questioni in sospeso

Va detto che questi esperimenti erano circoscritti all’impatto sulla biodiversità. Ma ci sono altre tre questioni da tenere presenti. La prima è se sia pericoloso mangiare alimenti che contengono ogm. (…)
La seconda è se queste colture possono andare incontro a un’impollinazione incrociata con altre piante, incluse quelle infestanti, con conseguenze «imprevedibili», che in realtà sono già previste, come la creazione di supererbacce resistenti agli erbicidi. (…)
L’ultima questione è se le biotecnologie possano determinare un aumento significativo dei raccolti. Finora ci sono riuscite grazie a un controllo più efficace sugli infestanti e sui parassiti, ma compromettendo la biodiversità, come ha rivelato la sperimentazione.In parole povere, la scelta si riduce all’alternativa tra raccolti abbondanti e biodiversità. Si tratta insomma della stessa alternativa offerta dall’agricoltura intensiva dalla rivoluzione industriale in poi, e negli ultimi decenni è stato generalmente riconosciuto che la politica agricola dovrebbe andare nella direzione opposta a quella indicata dagli ogm: bisognerebbe allontanarsi dall’agricoltura intensiva e spostarsi verso la tutela della biodiversità. Non bisogna essere fanatici dell’agricoltura biologica per capire che il prezzo ambientale delle moderne tecniche agricole è troppo elevato. La priorità non dovrebbe essere assegnata a un’ulteriore intensificazione delle monocolture e degli allevamenti intensivi, bensì all’interruzione dei sussidi e delle barriere tariffarie, alla protezione e al ripristino degli habitat originari e alla promozione del benessere degli animali (…)

2010


Dopo che la Commissione europea ha sdoganato la patata Ogm Amflora, la multinazionale tedesca biotech Basf si appresta a chiedere all’Unione europea l’autorizzazione per la coltivazione di altre due patate geneticamente modificate, tra le quali la patata Fortuna, resistente alla malattia fungina Peronospera.


La decisione della Commissione europea è estremamente grave perché butta all’aria decenni di applicazione del “principio di precauzione”, quello che ha guidato gli amministratori per molto tempo, e secondo il quale si è evitato di introdurre sementi geneticamente modificate fino a quando non ci fossero evidenze scientifiche tali da consentire di escludere con certezza danni alla salute dei consumatori, oltre che

all’ambiente.


Inoltre, l’introduzione dell’Amflora è avvenuta nonostante i pareri contrari dell’Agenzia europea del farmaco e dell’Organizzazione mondiale della sanità. Purtroppo tale decisione rischia di rappresentare un pericoloso precedente che apre la strada all’introduzione di altri Ogm in agricoltura, come la rapida azione della Basf sta a dimostrare. Le potenti lobby e multinazionali dell’agroalimentare non staranno certo con le mani in mano e metteranno in atto tutte le strategie legali, pubblicitarie e commerciali per aggirare le barriere che i singoli stati europei giustamente vorranno erigere all’introduzione degli Ogm.


Meditiamo...



5 apr 2010

Travolto e ucciso dal trattore.

Il drammatico incidente si è verificato nelle campagne di Magliano Sabina. Nello Mencarelli, 77 anni, era sceso dal mezzo agricolo.


Rieti
04.04.2010

Travolto e ucciso dal suo trattore. Così è morto un agricoltore in pensione di Magliano Sabina, Nello Mencarelli di 77 anni, che ieri pomeriggio, come sempre, stava trascorrendo la giornata nei campi di sua proprietà in località Gargano. Una giornata come tante passata quasi interamente su quei terreni che con anni di sacrifici era riuscito a rendere rigogliosi. A bordo dei suoi potenti mezzi agricoli, il pensionato, stava sfruttando le ultime ore di luce per preparare il terreno su cui sarebbe tornato a lavorare il giorno dopo. Una operazione di routine ma questa volta finita in tragedia. Aveva fretta di terminare anche per poter trascorrere serenamente insieme ai suoi cari la vigilia di Pasqua. Ma questa volta il destino ha giocato un brutto scherzo. L’uomo, infatti, è sceso dal trattore dimenticando, forse, di mettere il freno. Sta di fatto che il pesante mezzo si è messo in movimendo schiacciando l’uomo che non ha fatto in tempo ad evitarlo. Le condizioni di Mencarelli, agricoltore molto conosciuto in paese, sono apparse subito disperate. A soccorrelo sono stati gli stessi familiari che hanno assistito alla drammatica scena e che lo stavano aiutando tra i campi. Subito è stata chiamata un’ambulanza del 118 ma dopo aver rimosso il trattore, i parenti hanno deciso per non perdere secondi preziosi di caricare il poveretto su una macchina e di trasportarlo nel vicino ospedale di Magliano (dove lavora come infermiera anche la figlia) dove però è arrivato cadavere a causa dello schiacciamento della cassa toracica. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Poggio Mirteto coordinati dal capitano Angelo Silvestri che hanno provveduto a raccogliere elementi e testimonianze per accertare le cause che avrebbero provocato l’incidente mortale. Dai primi rilievi effettuati, però, on sarebbero emerse particolari responsabilità. Il tutto, quindi, sarebbe stato ricondotto, pur nella sua drammaticità, ad una tragica fatalità. I carabinieri della Compagnia di Poggio Mirteto, terminati i rilievi, hanno quindi potuto mettere a disposizione dei familiari il corpo dello sfortunato agricoltore molto conosciuto e stimato a Magliano Sabina

Luigi Spaghetti da: il corriere di rieti

3 apr 2010