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25 lug 2010

Magliano non meritava anche questo. Basta davvero!!!


A malincuore , ma per diritto di informazione e divulgazione , postiamo l'ennesimo articolo che aime', ancora una volta, racconta di una Magliano malconcia figlia di un disinteresse per esso e di assurde e stremanti disoneste realta'.
( clicca per ingrandire )
da: terranews 24 luglio 2010



22 lug 2010

...Silenzio assordante...

Dal Blog Magliano Democratica:


Riportiamo il post perche' anche noi vorremmo delle risposte.



I Maglianesi hanno il diritto di essere informati

- Questa azienda è stata individuata non con una gara normale ma attraverso una procedura negoziale. Insomma è stata scelta. Di chi è stata questa scelta?
E di chi il sindaco Graziani ha detto di non fidarsi più, come dichiarato alla stampa?


- Quale è stato l'esito delle analisi condotte nel sito dell'ex fornace dalla Ecoservice srl, dato il coinvolgimeto nell'inchiesta anche di alcuni laboratori d'analisi?


- E soprattutto, conoscendo la situazione del sito, ex Masan, e dello scandalo rifiuti che ha coinvolto nel passato la ditta, alla consegna di tali analisi quale è stata la considerazione dell'amministrazione e dell'assessore all'ambiente Di Giamberardino?



21 lug 2010

Il "Mangostano" approda a Magliano



Domani sera , 22 Luglio 2010 alle ore 21, presso la sala Consigliare di Magliano Sabina si terrà la presentazione di nuovi prodotti in commercio a base di Mangostano.
La presentazione verra effettuata da
Andrea Ronca ( incaricato indipendente Xango ) e Edoardo Grande.


Operazione "Ragnatela" - Prime udienze sul caso "Eco Service"

dal sito de "Il Corriere di Rieti"

Mentre a Magliano soffia forte il vento della polemica dopo i fatti recenti che hanno riportato agli “onori” della cronaca il sito ex Masan di località Campana, presso il carcere di Camerino, nelle Marche, sono iniziati gli interrogatori agli arrestati dell’operazione “Ragnatela”, che ha portato i carabinieri del Noe di Ancona a sequestrare la “Eco Service” di Corridonia, società accusata di essere al centro di una presunta maxi-frode sul trattamento dei rifiuti pericolosi. Quella stessa società che, tra le altre cose, era stata incaricata dal Comune sabino, attraverso una “procedura negoziata a carattere d’urgenza” - procedura oggetto di un esposto firmato dall’associazione ambientalista “La Sabina territorio e ambiente”, che potrebbe finire a breve sui tavoli della Procura di Rieti - a bonificare proprio il sito dell’ex Masan. I responsabili della Eco Service, ascoltati dal giudice per le indagini preliminari Fernando Scolaro, avrebbero respinto ogni accusa, attraverso i loro legali Claudio Marcolini e Giancarlo Giulianelli. Per la difesa, secondo quanto riportato lunedì sera dalle agenzie di stampa, nelle carte del Noe ci sarebbero numerosi errori e ipotesi di accusa insostenibili. L’edizione maceratese de “Il Resto del Carlino” riporta le parole dell’avvocato Giulianelli, secondo cui “fra il 2005 e il 2009 i carabinieri hanno posto sotto sequestro soltanto un automezzo carico di sospetti rifiuti nocivi, presso la discarica ‘Senesi’ di Morrovalle. Ma quei rifiuti, analizzati poi dall’Arpam, non sono risultati né pericolosi né nocivi. Affermare che erano stati sostituiti è un’ipotesi assurda, non dimostrabile”. Mentre altre persone verranno ascoltate dal gip nei prossimi giorni, a Magliano è l’accordo tra la Eco Service e il Comune l’epicentro della bufera, che oltre agli ambientalisti ha già mobilitato l’opposizione e la popolosa comunità web del borgo sabino, che già grida alla “vergogna”, e alle “dimissioni dei responsabili”. Anche perché, come ha riportato qualche giorno fa al Corriere di Rieti lo stesso avvocato di Palazzo Vannicelli, Emanuele Vespaziani, in caso di mancata risoluzione del dolo sarà difficile rescindere il contratto con la Eco Service. Se non pagando un decimo di quanto previsto dal contratto, più i lavori svolti fino al blocco.

Paolo Giomi

20 lug 2010

ADSL a Magliano... START !


CI siamo:dalle ore 12 di lunedi 19 luglio è stata aperta anche la commercializzazione del servizio ADSL a Magliano.
A parte gli sviluppi tecnici adesso è possibile anche sottoscrivere il contratto ADSL.


19 lug 2010

Eco Service, gli ambientalisti chiedono chiarezza...Ci risiamo ...cambiati i nomi ma non i fatti !

dal sito de "Il Messaggero"

Pietro Galadini, leader dell’associazione “Sabina Territorio e Ambiente”, getta benzina sul fuoco della vicenda dei traffici illeciti in cui è coinvolta la società “Eco Service srl”, incaricata della bonifica dell’impianto Masan, a Magliano Sabina. Galadini punta il dito sulla procedura di affidamento dell’ appalto. «Succede spesso che ditte “ecologiche” vengano sequestrate e vengano arrestati i titolari – attacca l’ambientalista -, purtroppo sembra una maledizione che succeda sempre a Magliano, ma quello che non dovrebbe accadere è che queste ditte siano invitate da questa amministrazione, tramite “una procedura negoziata a carattere di urgenza». Il 14 dicembre il Comune espone il bando all’albo pretorio e il giorno 15 mattina, alle ore 9,30 tramite fax si invitano cinque ditte a partecipare alla gara». Poi Galadini si concentra sul contenzioso tra la società Cogne e il Comune per la rimozione delle polveri tossiche dal sito della Masan. «Non si blocca – continua Galadini - una ditta che risulta vincitrice di una gara pubblica, perché un privato ha chiesto i danni alla ditta Cogne di Aosta, che risulta soltanto produttrice di quelle polveri di acciaieria e che non ha mai esercitato la propria attività in quel sito. Caso mai si procede contro l’Ecologia 2000 che era la ditta che allora esercitava la propria attività di smaltimento senza le regolari autorizzazioni, per cui è stata sottoposta a sequestro. E chi lo ha detto che la ditta Ecologia 2000 di Ottolini Carla non esiste più se risulta ancora domiciliata a Magliano? Visto che il concetto che si vuol far passare è che la ditta Cogne produttrice di rifiuti debba bonificare le polveri di acciaierie depositate in quel sito dalla Ecologia 2000 sas, allora tutte le società che hanno prodotto rifiuti tossici e consegnati alla Masan con ricevuta da parte della stessa di certificato di regolare smaltimento, dovrebbero ripulire quel sito? Il punto, però, - conclude Galadini – è un altro. Perché non ci chiediamo perché la “3p Immobiliare “società proprietaria del sito dell’ex fornace, affitta sempre a società che si rivelano discutibili, percepisce gli affitti e i danni, morali e materiali, toccano sempre ai cittadini»?


CI RISIAMO...POVERA MAGLIANO E POVERI I SUOI CITTADINI CHE PAGANO ANCORA UNA VOLTA DANNI SIA MORALI CHE MATERIALI.
AIME' CAMBIANO I NOMI ...LE PERSONE..MA NON I FATTI !