Time

17 ago 2009

ACQUA


Quali sono gli effetti ambientali dell'arsenico nell'acqua?

L'arsenico è un composto essenziale per molte specie animali, in quanto prende parte alla sintesi delle proteine. È poco chiaro se l'arsenico è un minerale dietetico per gli esseri umani. La tossicità dell'arsenico è un'altra caratteristica importante: la concentrazione limite di arsenico per le alghe d'acqua dolce è di 2-46 ppm. Il valore LC50 è 7.4 ppm per la dafnia magna e 7.5 ppm per l'ostrica americana. Questi valori comprendono un periodo di tempo pari a 48 ore. I valori di tossicità cronica per un periodo di tempo di tre settimane è 0.5 ppm per il grande cladocerano. Per i ratti è stato rilevato un valore LC50 pari a 20 mg/kg della massa corporea. Questo è il valore per composto cancerogeno ossido di arsenico(III). Tale composto inoltre ostruisce i processi enzimatici, aumentando la sua tossicità. In topi, criceti e ratti i composti erano embrio-tossici e teratogeni. Le felci bioaccumulano grandi quantità di arsenico. In natura esiste soltanto un isotopo di arsenico stabile, ed attualmente sono stati scoperti altri 19 isotopi instabili.


Quali sono gli effetti sulla salute dell'arsenico in acqua?


Le malattie derivanti dall'arsenico sono solitamente causate dal consumo di acqua potabile contaminata. In passato veniva usata usata come veleno, perché i sintomi di avvelenamento da arsenico sono simili ai sintomi del colera e quindi il fattore intenzionale era nascosto.
L'arsenico sembra essere essenziale per alcune specie di animale e piante ed una dose possibile sicura per gli esseri umani è stata calcolata. Se l'arsenico è un minerale dietetico, tale dose sarebbe pari a 15-25 μg, importo che potrebbe essere assorbito dagli alimenti senza alcuna difficoltà. La quantità totale di arsenico nel corpo umano è pari a circa 0.5-15 mg. Molti composti di arsenico sono assorbiti per il 60-90%, ma essi sono anche espulsi facilmente. Gli esseri umani possono sviluppare resistenza a determinate concentrazioni di arsenico. Subito dopo l'assorbimento l'arsenico può essere trovato in fegato, milza, polmoni e nel tratto digestivo. La maggior parte del arsenico è espulso ed residui possono essere trovati in pelle, capelli, unghie, gambe e denti. In circostanze di esposizione prolungata, molti organi possono essere danneggiati, può verificarsi pigmentazione della pelle, caduta di capelli e la crescita delle unghie può arrestarsi.
La tossicità e diversa tra i vari residui arsenichi, per esempio, l'acido arsenico monometilico e l'arseniuro inorganico hanno un livello di tossicità più elevato rispetto alla colina arsenica. La tossicità acuta è generalmente più alta per i composti di arsenico inorganici che per i composti di arsenico organici. L'assunzione orale di una quantità superiore ai 100 mg è mortale. La dose letale di triossido di arsenico è 10-180 mg e per l'arseniuro e di 70-210 mg per l'arsenide.
Il meccanismo della tossicità lega ed ostruisce gli enzimi dello zolfo. I sintomi di avvelenamento da arsenico acuto sono nausea, vomito, diarrea, cianosi, aritmia cardiaca, confusione ed allucinazioni. I sintomi di avvelenamento da arsenico cronico sono meno specifici. Includono depressione, intorpidimento, disordini di sonno ed emicranie.
Gli effetti sulla salute relativi all'arsenico non sono solitamente acuti, ma comprendono principalmente cancro, soprattutto della pelle. L'arsenico può causare peso basso alla nascita e aborto spontaneo. L'arsenico in acqua potabile è una questione di importanza globale, quindi il limite legale è stato diminuito a 10 μg/L. Questo limite legale non è soddisfatto in paesi quali Vietnam e Bangladesh e , dove milioni di persone consumano acqua potabile con un contenuto arsenico superiore ai 50 μg/L.

8 commenti:

Pasquino 2009 ha detto...

XII - A vorte ritorneno.


Settecent’anni avanti Gesuccristo,
omini senza tera né villaggio,
vollero detto fatto, e ben previsto,
fondà giù a valle, armati de coraggio,
’ndo’ score er fiume, fondus Malleani,
che diventerà Majano der domani.

Dopo tanti secoli passati a lavorà,
scesero li barbari in grande quantità.
Portarono morte, paura e distruzione,
finchè se prese ‘na saggia decisione.
Se trasferirono in cima a ‘n collicello,
e se difesero all’ombra d’un castello.

Er consjio li portò sopra n’artura,
e disse: “Qui dovete edificalla.
Li nemichi avranno vita dura
a scalà l’erto colle e conquistalla.
Poi quanno butta er Tevere è sicura
che l’acqua nun ciariva pé inondalla”.

Poi pé tanti secoli Majano ha lavorato,
finchè er barbaro, ahimé, è ritornato,
a colpi ripetuti de farce e de martello
in macerie ha ridotto er ber castello!
La storia, purtroppo, a vorte se ripete,
speramo ner roscio, mò che je compete!

incontri.cc ha detto...

Grazie per la presenza del link a incontri.cc sul tuo blogroll, ma vogliamo segnalarti che punta ad una pagina oggi inesistente. L'indirizzo corretto è www.incontri.cc

A presto

MELAVERDE 2007 ha detto...

grazie provvedo immediatamente , buon lavoro!

ANDROMEDA ha detto...

Spero si risolva presto questo problema.
Con la salute non si scherza,mai.

Anonimo ha detto...

Ma nessuno ha piu' nulla da dire su questa immane tragica realtà?
Anche l'acqua ha ormai un colore politico oltre che giallastro in alcuni punti?

Pasquino 2009 ha detto...

XVII – Buon compleanno.

Er teatro Manlio è diventato stretto
pé ste commedie farse e de vetrina;
n’é corpa der dentista ch’è costretto
a fa quello che dice la vorpe e la faina.

P’esse ‘na minestrazione communale
nun è certo ‘no spettacolo esemplare.
Pé carità! Tanti auguri ar festeggiato,
anche cor teatrino piuttosto esagerato.

Sti momenti so belli e so ben visti,
ma fatti ‘n piazza in mezzo ai tavolini
devi da fa partecipà tutti li cittadini,
e no solo er codazzo dell’opportunisti.

Stavano tutti lì, a slinguazzà er tribuno,
poveri fessi, nun ne mancava uno;
davano ‘no spettacolo pietoso e tristo,
tutta Majano stava lì e l’ha visto.

Nun s’era fatto mai l’anni passati,
quindi se po’ proprio dì, se sò esaltati;
da stò baillame bisogna che se esce,
e se po’ fa se quarcuno rinsavisce.

Pasquino fan ha detto...

"Er teatro Manlio è diventato stretto
pé ste commedie farse e de vetrina;
n’é corpa der dentista ch’è costretto
a fa quello che dice la vorpe e la faina."

Complimenti davvero a chi,con notevole capacità lessicale e dialettale,continua a raccontarci la nostra magliano con simpatia pungente.

Pasquino 2009 ha detto...

XX - L’omo ombra.

Avoja a sgrullà er sacco co' fervore,
'na noce sola nun fa arcun rumore.
Basta 'n'occhiata e tutto appare chiaro:
e' l'animaccia nera de 'sti ghenghi;
n’esiste malefatta che nun venghi
elabborata da 'st'astuto artiere:
da tempo sur cavadenti lui smanovra
e furbamente je fa da consijere.
Tramanno s'assistema lo scenario
tiranno a sé li frutti come piovra;
organizza e miscela, pare un mago,
pare Merlino che fa le misture.
Attorno a lui ce so' losche figure:
nibbi, serpenti e jene a daje spago.
Zelante, co’ tre piedi e assai funesto,
e' a 'sta maniera che lui te se mostra,
tanto che t'enchiappetta si n'sei desto.
Ecco dov’è arivato er dritto a barba nostra:
amici, è lui che fa girà la giostra.
Passerà ne’ la storia pe' incoerenza!
I posteri sabini troveranno,
nei manoscritti antichi leggeranno,
oscene cose attorno a 'sta presenza.
Te fa ‘na pena tanta, ‘n ce se crede:
troppi sforzi per apparì a l'artezza
in mentre suo margrado è 'na monnezza.
Avrà in futuro er marchio de "treppiede".
Nuoce senzantro più de chi capisce,
troppo pericoloso è l'omo fesso:
orgojo e presunzione pe' se stesso.
'Na megalomania lo concupisce.
Ma neppure ar manicomio più coatto
oseno fa' le cose che fa e che ha fatto.