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17 mar 2010

Nucleare: l'appello dei ricercatori

Un gruppo di scienziati e ricercatori delle universita' italiane ha rivolto un appello ai candidati governatori delle regioni stigmatizzando come ''strategicamente sbagliato il ritorno dell'Italia al nucleare".



16 Marzo 2010

L'appello viene dagli scienziati di Energiaperfuturo.it, gia' protagonisti di un manifesto sottoscritto da oltre 2000 ricercatori e professori italiani e migliaia di cittadini, contenuto in una lettera aperta nell'imminenza delle elezioni agli aspiranti governatori delle regioni della Penisola, direttamente coinvolte nelle scelte di politica energetica.

Due le richieste ai candidati: un incontro prima del voto per illustrare le loro ragioni e la sottoscrizione della loro petizione sul futuro energetico del paese, che chiunque puo' sostenere sul sito www.energiaperilfuturo.it.

''Mentre i costi delle energie rinnovabili scenderanno certamente nei prossimi 10 anni - si legge nella lettera - i costi del nucleare sono per loro natura non ben definiti e destinati ad aumentare, tanto che probabilmente la costruzione delle centrali, se mai iniziera', dovra' essere molto probabilmente sospesa perche' fra 10 anni il nucleare non sara' piu' economicamente conveniente''.

Un euro investito oggi nelle fonti energetiche rinnovabili, argomentano i firmatari del documento, puo' trasformarsi in energia pulita entro pochi mesi.
Il nucleare, al contrario, richiede massicci investimenti finanziari, i cui frutti potranno raccogliersi, nella migliore delle ipotesi, solo tra 10 o 15 anni.

Per tacere poi della spada di Damocle delle scorie radioattive che per millenni continueranno a minacciare il futuro delle nuove generazioni, e della sua dipendenza da materie prime esauribili, quali l'uranio, che l'Italia sara' comunque costretta ad importare dall'estero.

Riflettiamo....

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