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17 set 2009

Afghanistan...

Art. 11 della Costituzione Italiana:

"L'Italia ripudia la guerra quale mezzo di risoluzione delle controversie internazionali"

Afghanistan
Sale a venti vittime il bilancio della missione

Con l’attentato di oggi nel centro di Kabul, in cui sono morti sei soldati italiani, sale a 20 il numero di militari italiani morti in Afghanistan dall’inizio della missione italiana nel 2004. Di questi la maggioranza è rimasta vittima di attentati, altri invece sono morti in incidenti e alcuni anche per malore.

Almeno due mezzi militari italiani sono rimasti coinvolti. Fonti della Difesa confermano: sono sei i soldati italiani morti nell’attentato kamikaze che ha coinvolto due mezzi «Lince». Altri quattro militari sono in condizioni gravissime. Le altre due vittime dell’attentato sono invece due civili afghani. È stata un’autobomba a provocare la strage degli italiani. Secondo una prima ricostruzione, un’auto carica di esplosivo è scoppiata al passaggio del primo mezzo del convoglio, uccidendo tutti e cinque gli occupanti. Danni gravi anche al secondo Lince: uno dei militari a bordo è morto e altri tre sono rimasti feriti. Un portavoce dei talebani, Zabiullah Mujahid, ha rivendicato l’attentato di oggi a Kabul contro in cui sono rimasti uccisi alcuni militari italiani. In un messaggio sms il portavoce ha riferito che un uomo di nome Hayutullah si è fatto esplodere contro il convoglio militare dell’Isaf, nel centro della capitale.


...Ciao ragazzi...



...Signori , mi dispace...NON CI SIAMO!

11 commenti:

Un ITALIANO ha detto...

Un pensiero a chi mentre dormiamo , mangiamo , lavoriamo ,viviamo...era li' per difendere gli indifesi...non sempre volontariamente ma anche per missione di vita e per rappresentare il nostro fantastico paese sempre piu' penalizzato da chi invece di guidarlo si preoccupa ingordamente dei suoi sporchi tornaconti...
QUESTI SONO I VERI CARNEFICI...CHE SENZA ANDARE IN GUERRA UCCIDONO TUTTI I GIORNI!

Corrado ha detto...

Noi...immersi nella ns. vita di tutti i giorni...con i ns. problemi quotidiani...solo quando sentiamo queste atroci notizie...ci rendiamo conto ...che nel mondo...ci sono ed esistono persone che si uccidono tra di loro...Non è possibile che non si trovi il modo di potersi mettere d'accordo se non con le armi...Onore e cordoglio per i ns. militari caduti...nella speranza che siano gli ultimi di una lunga scia di sangue...

fra ha detto...

Chi muore, ovunque lo faccia, qualsiasi cosa stesse facendo, da una missione di guerra ad un cantiere lascia un enorme vuoto di dolore. Lascia una famiglia.
Di fronte alla morte si deve avere solo RISPETTO, non fare la corsa a dire queli sono i morti più morti degli altri.

Riposate in pace, italiani.

MELAVERDE 2007 ha detto...

Mi unisco al profondo cordoglio e alla riflessione "giustissima" a mio parere almeno di Franz...

Ciao Ragazzi...
Ciao ITALIANI.

Andrea

Vergogna ha detto...

In Italia muore troppa gente per troppe cause e motivi sbagliati.
Chi ci governa dovrebbe scappare via e vergognarsi per il resto della propria triste vita.

Ciao Ragazzi.

cittadino maglianese dunque Italiano ha detto...

Che si decida di non contribuire con in nostro popolo a combattere guerre perse in partenza.
Che l'Italia torni ad essere un paese che ripudia la guerra e lotti per aumentare la pace.

Addio ragazzi.

c.g. ha detto...

Lo faccio volentieri un commento Andrea, perché come si può vedere su tutti i blog, lascio quasi sempre la mia traccia viceversa di molti altri.
Ho già espresso su aprile con un post il mio pensiero su queste missioni e qui cerco di completarlo.
Fondamentali sono due espressioni, una, l'articolo 11 della nostra costituzione come ben riportato dal post e cioè che l'italia fuori dai propri confini ripudia la guerra; l'altro, e questo lo esprimo io, che la democrazia non si può imporre, in special modo con le armi (altrimenti che democrazia è!).

Allora si fugga da quella polveriera, fuggire da li non è vigliaccheria bensì saggezza, vigliaccheria lo diverrebbe nel caso si fugga davanti ad un nemico occupante o tenti di occupare il nostro PAESE.
In Afghanistan non ci sono missioni ONU, come non lo sono in Iraq, questi due paesi islamici sono stati occupati da truppe che fanno la guerra, le truppe NATO infatti sono operative e non di pace.
Questo lo sanno anche coloro che volontariamente si recano in qui posti dove lo stipendio sicuramente è molto più alto, chi lo fa, lo sa, e si fa sicuramente perché magari si ha un mutuo da pagare, ci si deve sposare ed i soldi di uno stipendio normale non sono sufficienti a tutto questo.
Una vergogna di questo sistema, dei governi precedenti, ma soprattutto di questo che, vista la escalation dei talebani ormai divenuti partigiani, perpetua il finanziamento di tale missione.
Loro sono morti, loro sapevano del grave rischio che correvano, lo hanno fatto quasi sicuramente non per amore di Patria poiché la nostra Patria non correva e non corre alcun pericolo, forse qualcuno più giovane lo potrebbe aver fatto per prestigio, non so.
Sono i loro genitori, i congiunti, figli, mogli, sorelle che in questo va il mio pensiero, perché essi non avrebbero mai pensato fosse potuto accadere ai loro figli, padri, o fratelli; forse neanche noi pensavamo si potesse verificare una tragedia di queste proporzioni in tempo di pace.

Allora il governo dimostri saggezza, lasci a casa il mostrare i muscoli, servirebbe soltanto a causare altri morti.

c.g. ha detto...

che in questo MOMENTO va il mio pensiero.
scusate.

gali-cow ha detto...

sono perfettamente in linea con il pensiero di carlo. mi fa soltanto schifo vedere quanta ipocrisia viena dal mondo dei giornali, dal mondo della televisione e dal mondo della politica. un assurda ipocrisia di chi piange solo dopo che il dado è stato tratto. e si continua a parlare di mantenere truppe sul territorio, di continuare con queste missioni di pace per garantire la democrazia. i vecchi ammuffiti pensieri di un leader americano di cui gli stessi americani non hanno esitato a liberarsi dopo tutto quel tempo. e noi pecoroni ancora li a cantare e a portare la croce. il bello di tutto ciò è che mentre noi continuiamo a piangere coloro che sono laggiù vogliono rimanere. e allora il dispiacere va solo nei confronti di coloro che hanno perso un figlio o un marito, ma non di certo nei confronti di questo sistema di ipocriti tutto alla rovescia.

Niccolò ha detto...

In linea con il pensiero vostro...

Cari ragazzi, voi che in buona fede andate a mettere ordine laddove altri portano solo zizzania, proprio voi ci rimettete.
Afghanistan e Iraq sono guerre senza senso, iniziate solo finti motivi di terrorismo. Il terrorismo l'abbiamo portato noi in quelle terre, asserviti al capo del momento. E ora sappiamo tutti che se da un momento all'altro lasciassimo quelle terre, lì tornerebbe il caos. Ecco perché i nostri politici fanno a gara a confermare la nostra presenza. Ma la democrazia non si esporta: è un desiderio che sorge nel popolo, che da solo provvede a raggiungerlo; non una imposizione bellica.

Dio vi protegga e aiuti le vostre famiglie.

MELAVERDE 2007 ha detto...

Sono perfettamente in linea con Carlo e mi scuso se rispondo solo ora ma non sono molto on line questi gg.
Figurati,io da militare,soprattutto con il lavoro che svolgo all'interno della forza armata ho avuto la possibilità di partecipare a diverse "situazioni" dagli aiuti umanitari ( vedi Africa) a teatri come la Somalia,l'Iraq e la Ex Iugoslavia...
E sono stato a fianco di questi ragazzi ( non solo per questioni di reportage) nelle loro giornate , a volte,davvero difficili.
Io come la maggior parte di questi ragazzi, sento profondamente il "valore" del nostro paese ma allo stesso tempo non sono affatto in sintonia con il pensiero che afferma che andare via sarebbe vigliaccheria.
Da che mondo e' mondo non si puo' imporre la democrazia e altri valori con le armi...in genere si ottiene il risultato opposto.
Inoltre per tornare a cio' che dicevo la guerra come forma di soluzione e' sempre fallimentare e voluta da chi non la combatte ma,aime', la sfrutta..
E avendo visto con i miei occhi cio' che produce mi viene la pelle d'oca ogni volta che sento la parola "guerra"...
Spero come molti italiani che qualcuno dimostri saggezza e sconfigga l'ipocrisia che si nasconde dietro affermazione come "...saremmo vigliacchi..".

Andrea