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17 set 2009

Eurospin a Magliano...

Magliano Sabina
19 set 2009


Due inchieste, una sola indagine.
Gli accertamenti dei carabinieri scattarono nel 2007


Un terremoto. L'inchiesta sull'Eurospin di Magliano ha scosso il centro sabino negli ultimi due anni. Un'inchiesta partita in silenzio nel 2007 dopo un esposto presentato da un commerciante di elettrodomestici che è intrecciata con un'altra inchiesta, quella sulle presunte tangenti richieste ad un commerciante maglianese per l'apertura di un supermercato lungo la Flaminia per cui è sotto processo un ex consulente del Comune e sono stati indagati anche l'ex sindaco Angelo Lini e un tecnico comunale (per entrambi però c'è stata una doppia richiesta di archiviazione). Un'unica indagine - condotta dal nucleo investigativo del reparto operativo di Rieti - dalla quale sono scaturite due indagini. L'attenzione dei carabinieri da subito si è soffermata su quell'immobile che, all'epoca della genesi dell'attività investigativa, era ancora in costruzione. Era un sabato di ottobre del 2007 quando i carabinieri in borghese del reparto operativo di Rieti effettuarono il primo blitz a Palazzo Vannicelli sequestrando i documenti relativi all'Eurospin e al supermercato che doveva aprire lungo la Flaminia. Dopo pochi giorni arrivarono i primi avvisi di garanzia relativa alla vicenda delle presunte tangenti. Per quanto riguarda invece l'Eurospin il primo colpo di scena arriva il 4 dicembre del 2007 quando, alla vigilia dell'apertura del supermercato, la Regione Lazio inviò una diffida al Comune di Magliano Sabina rilevando una serie di irregolarità nelle varianti tra l'altro non inviate in Regione per il parere. Il sindaco Angelo Lini diffidò la società che gestiva il supermercato ad aprire. Il supermercato aprì lo stesso e scattò la sanzione della chiusura anche se l'ordinanza non fu mai firmata. Intanto mentre Procura e carabinieri lavorano in silenzio nel febbraio del 2008 ci fu un primo round al Tar. Due commercianti avevano presentato ricorso contro le autorizzazioni rilasciate dal Comune per l'apertura dell'esercizio commerciale: i giudici amministrativi rigettarono la domanda di sospensiva e il supermercato rimase aperto. Fino al 27 maggio dello stesso anno quando con uno spettacolare blitz con tanto di elicottero i carabinieri diedero attuazione all'ordinanza di sequestro preventivo. Il supermercato rimase chiuso meno di un mese. Infatti al Riesame l'ordinanza fu annullata per un vizio di forma (non era stata allegata la richiesta di sequestro del Pm). La dottoressa Cambi però non si diede per vinta e ripropose il sequestro. In pieno agosto il Gip Arturi firmò la nuova ordinanza. In quel caso però la notizia filtrò prima del blitz così quando il 26 agosto i carabinieri si ripresentarono all'Eurospin per chiudere tutto trovarono circa 250-300 clienti che inscenarono una clamorosa protesta. Da allora il supermercato è chiuso
( PdB )

http://www.corrieredirieti.it/

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