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15 set 2009

Ospedali,piano di riordino posticipato.

da:www.corrieredirieti.it
15.09.2009


Il vice presidente della Regione Montino: “Insensato sovrapporlo all’emergenza dell’influenza A”. Ospedali, slittano le scelte: documento rinviato “a data da destinarsi”.

Bufera ieri alla riunione Dopo la decisione maturata sul Piano di riorganizzazione degli ospedali del territorio della regione Lazio

l piano di riordino della rete ospedaliera sarà rinviato a data a destinarsi. Settimane, mesi interi, quasi un anno fatto di battaglie e manifestazioni, che hanno portato al limite dell’esasperazione sindaci e cittadini dei vari territori più o meno “minacciati” dalle linee del provvedimento: ed ora la notizia che è stato tutto vano, perché la potenziale approvazione andrà oltre l’attuale legislatura. E’ questo l’esito dell’incontro, che ieri si è tenuto in Provincia a Roma, tra il presidente Nicola Zingaretti, i sindaci della provincia di Roma e il vice presidente della Regione Lazio, Esterino Montino. Nel corso della riunione, che doveva servire appunto per concertare il documento sulla riorganizzazione ospedaliera della regione, è stato annunciato di rinviare il piano in considerazione della “possibile emergenza causata dall’influenza A, che potrebbe aumentare i ricoveri ospedalieri”. “Era insensato sovrapporre l’esigenza di riorganizzare la rete ospedaliera regionale con l’arrivo dell’influenza A - ha dichiarato il vice presidente della giunta regionale, Esterino Montino - c’è una situazione straordinaria che non avevamo previsto prima dell’estate, causata dalla sovrapposizione dell’influenza A con quella stagionale. Tutte le Regioni stanno lavorando a piani di emergenza per non trovarsi in difficoltà con i posti letto”. Immediate le reazioni. “Le dichiarazioni di Montino e Marrazzo (secondo il quale “la priorità della Regione Lazio, ora, è approvare subito il Piano sanitario regionale (Psr). Abbiamo deciso di darci un cronoprogramma, perché approvare il Psr vorrebbe dire dare razionalità anche alla proposta della riorganizzazione della rete ospedaliera”, ndr) di rinvio di fatto alla prossima legislatura del provvedimento di riordino della rete ospedaliera, che la Regione avrebbe dovuto varare da oltre un anno - afferma il consigliere regionale del Pdl, Donato Robilotta - è la prova che intendono usare la sanità come strumento clientelare per la campagna elettorale. Marrazzo e Montino dimostrano così di essere degli irresponsabili, perché sanno che il disavanzo sanitario nel 2009 sarà superiore a quello del 2008, con il rischio che superi i 2 miliardi di euro, e dunque con la certezza che chiunque vinca le elezioni dovrà aumentare le tasse nel 2010 ma non fanno niente perché devono lisciare il pelo al loro elettorato”. In considerazione di ciò, ieri il consigliere del Pdl ha anche auspicato “che il Governo e il Parlamento varino, con il prossimo piano della salute, la norma della ineleggibilità per gli amministratori che hanno alti disavanzi sanitari”. “Noi abbiamo un’urgenza - ha aggiunto ieri il vice presidente Montino - ma la prima è quella di approvare il nuovo piano sanitario, che già sta in consiglio e in commissione da diverso tempo. Al nuovo piano sanitario aggiungeremo 4-5 cartelle per definire i criteri per le reti, in modo che quando finirà la fase di emergenza influenzale, saremo piu liberi e tranquilli nel definire la rete ospedaliera”. Secondo Montino, qualora il governo decidesse di non erogare i fondi per la mancata presentazione del piano si comporterebbe “modo imprudente perché anche loro si stanno ponendo il problema dell’emergenza. Quindi anche noi dobbiamo fare altrettanto”. Ed anche ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali,Maurizio Sacconi, è intervenuto sulle novità scoppiate ieri. “Il commissario per la sanità della Regione Lazio, Piero Marrazzo, divenuto tale sulla base di una procedura avviata già dal Governo Prodi, afferma oggi, dopo aver ritirato il suo piano di razionalizzazione della rete ospedaliera, che il Governo pretende tagli che egli non vuole, a difesa dei bisogni del territorio. L’affermazione, se correttamente riportata - ha dichiarato Sacconi - è falsa perché tocca al commissario e solo al commissario presentare proposte in funzione del miglioramento dei servizi socio sanitari e del loro riequilibrio finanziario, posto che nel 2008 la perdita è stata di un miliardo e 700 milioni di euro. Le proposte del commissario sono poi valutate non dal Governo ma da due comitati tecnici entrambi composti da rappresentanti delle Regioni e dei ministeri interessati. Non si dimentichi che i comitati tecnici Stato-Regioni hanno unanimemente bloccato importanti trasferimenti finanziari alla Regione Lazio proprio per l’assenza di proposte riferite alla riorganizzazione della rete ospedaliera con il conseguente pericolo di forti criticità sul piano finanziario. E tutto ciò - ha concluso quindi il ministro alla Salute, Maurizio Sacconi - mentre, a causa della sanità, rimane ai massimi livelli la pressione fiscale sui cittadini della Regione Lazio”

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