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29 ott 2010

Per la nuova sanità? " licenziare i tecnici e assumere dei ragionieri " !



La Cisl critica le sproporzioni tra province.
Il Pd attacca: “Cicchetti silenzioso”.
Mercoledì a Magliano vertice tra i sindaci della Sabina.


Il Governo ha apposto la firma al piano del riordino sanitario regionale della giunta Polverini. Il disegno "ammazza Marini" è da martedì cosa fatta.


La manovra sembra aver soddisfatto i tecnici del ministero, ma non i maglianesi, i quali non sono affatto disposti a darsi per vinti. La protesta continua ad andare avanti contro quanto previsto dallo stesso documento. Per ora a nulla sembrerebbero essere serviti gli svariati tentativi per attirare l'attenzione sulla conseguente desertificazione del servizio sanitario.

A partire dal primo gennaio 2011 l'ospedale “Marzio Marini” di Magliano Sabina, punto di riferimento di gran parte della Bassa Sabina - come anche dei paesi confinanti umbri e del Viterbese - sarà ritrasformato in un ospedale distrettuale di secondo livello, una struttura che garantisca cioè un punto di primo intervento e degenza infermieristica di 10-15 posti letti oltre che la specialistica ambulatoriale. (corriere di rieti)

Intanto a Magliano Sabina è apparso in piazza Garibaldi, sulla facciata di un palazzo,
un cartello, come rivela il "Corriere di Rieti", dove si leggeva in una scritta bilingue "Siamo contro la chiusura dell'ospedale".
Lo ha messo alla finestra una famiglia Timido, per poi scomparire.
Come scomparso è stato un altro striscione - come documenta Terra - con invece uno slogan di critica al sindaco Graziani.

Ieri, il primo cittadino si e' recato a Roma, nelle stanze della Pisana, per essere ascoltato dalla commissione Sanità del Consiglio regionale. Questo il riassunto del suo intervento, per come lo ha riferito a "Il Messaggero". «Ho spiegato - ha raccontato Graziani - che Magliano il suo prezzo lo ha già pagato. Per la causa del risanamento del deficit sanitario, abbiamo decisamente già dato: in fondo perdiamo 30 posti letto ed un reparto. Oltre non è veramente possibile spingersi. Sono i dati che parlano chiaro. Nel solo mese di gennaio 2010 il reparto di medicina del "Marzio Marini" ha contato 95 ricoverati. Una parte maglianesi, ma la maggioranza provenienti dai comuni che circondano il nostro. Che sono tanti. Sono soprattutto le fasce più deboli, gli anziani ad esempio, chi non può fare spostamenti, ad avere diritto a curarsi. Dove le mandiamo tutte queste persone se l'ospedale chiude?». Alfredo Graziani, che ieri a Roma si è speso anche in difesa del pronto soccorso (struttura che invero potrebbe sfruttare le sale operatorie nuove di zecca), ha ribadito che "tagliare" Medicina è sbagliato. Anzi, sbagliatissimo farlo sulla base di statistiche che neanche ci prendono. «Ora, se a dettare le ragioni politiche - ha detto il sindaco al "Corriere" - è solo il risparmio e si continuerà a ignorare la sfera del sociale con tutte le necessità specifiche del territorio, allora suggerisco alla presidente di licenziare i tecnici e assumere dei ragionieri».

Prossimi appuntamenti per la questione ospedale:


Mercoledì, 3 Novembre

-ore 12:00

Roma Seduta straordinaria del Consiglio regionale del Lazio.
All’ordine del giorno ci sarà la discussione sulle misure previste dal Piano di rientro della sanità, con particolare riferimento agli effetti del Piano di riorganizzazione dell’emergenza e della rete ospedaliera.



-ore 16:00

Magliano Sabina
Manifestazione dei sindaci
I sindaci del distretto mirtense con fascia e stendardo a manifestare in difesa del "Marzio Marini".


Giovedì, 4 Novembre

Esterino Montino a Magliano Sabina

1 commento:

Anonimo ha detto...

Il governo del fare: in 5 anni taglio di 300.000 posti!

Il ministro della Pubblica amministrazione - sfiammate le liti interne al Pdl che gli hanno inevitabilmente rubato la scena - torna a dare i "numeri"! Peccato, però, non siano i numeri vincenti per il SupeEnalotto, ma solo per altri giochi: intrighi e affari di 'palazzo'! Renato Brunetta stima che in cinque anni, dal 2008 al 2013, «si può prevedere una riduzione dell'occupazione nel pubblico impiego di oltre 300 mila unità pari a -8,4% per effetto delle misure in materia del blocco del turn over, contratti di lavoro flessibile e collocamento a riposo». È quanto si legge in un documento presentato oggi dal ministro in occasione del convegno 'Una riforma per la crescita' che fa il punto sulla riforma della Pubblica amministrazione. Una riforma all'insegna della demolizione del 'Paese-Italia'! Nel testo viene spiegato che il personale pubblico si è già ridotto di circa 72 mila occupati negli anni 2008 e 2009. 72.000 lavoratori sottratti alle corsie degli ospedali, alle aule giudiziarie, alle forze dell'ordine, alla scuola. Una riforma che porta inevitabilmente la nostra Italia allo sfascio prima di appaltarla ai 'gruppi forti' del belpaese e farla divenire una volta per tutte, la 'loro' Italia!

ECCO COME NON TI RISOLVO IL PROBLEMA DELLE AUTO BLU!
«Tra qualche giorno sarà varato il provvedimento per dimezzare (!?) i costi delle auto blu », ma non per ridurne il numero! Anzi, chi ancora non l'avesse... può sperare, con questo ministro, di essere scarrozzato anche lui con l'auto di servizio!!! Lo ha detto, il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, che spiega: «Non sarà un disegno di legge ma un decreto legge». Di fronte ad un servizio oggi «dal costo spaventoso», dice il ministro, «se lo compriamo sul mercato dimezzeremo i costi (?). È quello che faremo con il decreto nei prossimi giorni. È un altro elemento fondamentale dell'ottimizzazione del sistema».... lui, a differenza nostra, la chiama così la demolizione dell'Italia!